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LETTERA A VITO COLUCCI

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a cura di Vito Plantone, segretario del PD locale, in ricordo di Vito Colucci.

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LETTERA A VITO COLUCCI

Caro Vito,

te ne sei andato dopo la nascita di un governo che sono sicuro avresti avversato in ogni modo.  Sei andato via, forse, con la delusione di chi, dopo averci sempre spronato, ha capito che purtroppo non eravamo stati capaci. Sei andato via, come le tante volte che ti ho incontrato per strada, lasciandomi senza parole.

Eh sì, me le ricordo bene le volte in cui, mirandomi da lontano, mi venivi incontro ed io sapevo che le avrei prese di santa ragione. Non si trattava mai di richieste personali o di soluzioni per problematiche spicciole. Il tuo era uno spingermi continuamente a fare meglio, ad essere più presente, più politicamente incisivo, più orgoglioso della mia appartenenza. Avevi la fierezza degli uomini che si sentivano nel giusto sempre. La fierezza dell’appartenenza ad un partito a cui tanto avevi donato e che tanto (credo) ti avesse fatto anche soffrire. Sapevo che quegli incontri sarebbero durati qualche minuto e che mi avresti raccontato delle tue perplessità difronte alla modernità, di come sarebbe stato meglio fare politica “casa per casa e strada per strada”. Vivendo di quel contatto umano con le persone, con gli ultimi, che poi era la sostanza stessa per te per definirsi di sinistra. A quei tuoi suggerimenti ho provato sempre a rispondere che i tempi erano ormai cambiati e che la politica andava vissuta diversamente. Oggi, che tutti ci accusano di troppa lontananza, posso senz’altro dire che avevi ragione tu ed io torto.

La cosa straordinaria, poi, era che questi nostri incontri fugaci si concludevano sempre con un tuo sorriso e con un cenno di carezza che mi facevi con la mano, quasi a dirmi: “io lo so bene cosa significa essere segretario e quante ne devi sentire da mattina a sera”. Solitamente andavi via sorridendo, lasciandomi sorpreso anche da quel gesto di inaspettata tenerezza.

Appartenenza, fierezza, vicinanza e tenerezza, ecco secondo me l’eredità che ci lasci e quanto sarebbe bello se queste quattro parole finissero nel manifesto politico di quel partito che tu hai amato tanto e che oggi andremo nuovamente a rifondare.

Ti abbiamo voluto bene e grazie per tutto quello che hai fatto per noi.   

 

Vito Plantone per il Partito Democratico di Noci 

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